Gli esordi

Lo stilista mostra fin da giovanissimo il suo talento, quando vince, non ancora diciassettenne, un concorso nazionale di pittura, con un dipinto ad olio.

Dopo una laurea in Architettura al Politecnico di Milano nel 1969, Ferré fa il suo ingresso nel settore della moda, ottenendo riscontri come creatore di bigiotteria e accessori.

Questo avviene in modo abbastanza casuale: Ferré disegna bijoux ed accessori che regala ad amiche e compagne di università e le sue creazioni vengono notate da Rosy Biffi, talent scout e titolare di una boutique d’avanguardia e da alcune redattrici di moda che li espongono nelle loro riviste.

Inizia così a collaborare con due stilisti: Walter Albini, considerato il padre del pret-a-porter e la francese Christiane Bailly.

Ma è durante il suo primo viaggio in India, per un’azienda di abbigliamento genovese per cui lavora, che si consolida la sua formazione e prende avvio il suo percorso creativo. Ferré viene sedotto dai colori, i profumi, le creazioni dell’artigianato locale, e li trasferisce nelle sue collezioni.

La nascita dello stile Ferré

Nel 1978 fonda la sua maison, la “Gianfranco Ferré S.p.A.”, e presenta la sua prima collezione all’Hotel Principe di Savoia di Milano.

La moda di Ferré è una sintesi di suggestioni ed emozioni in un linguaggio di forme, di colori e materiali. Inventa, innova, sperimenta, sempre attingendo i suoi stimoli dalla ricchezza della tradizione e da culture ed esperienze differenti, in uno stile “globale” che esprime attraverso creazioni di straordinaria maestria sartoriale.

Viene soprannominato “l’Architetto” per via della sua laurea, ma soprattutto – e ci tiene ad essere così considerato – perché per lui ogni abito non è solamente una creazione artistica, ma un vero e proprio progetto.

Il primo campionario di occhiali, disegnato in questi anni in collaborazione con Gambini, è un grande successo e richiama l’attenzione di Safilo che vuole subito stringere un accordo distributivo. La sperimentazione si riflette soprattutto nell’uso di colori inusuali, sia per le montature che per le lenti.

Nascono anche le linee Oaks by Ferré, Ferré Jeans, Ferré Uomo, si ampliano quelle degli accessori e dei profumi.

All’attività di stilista, Ferré associa quella di docente presso la “Domus Academy”, Scuola post-universitaria di Design, Design management e Fashion Design dove, fino al 1989, dirige il corso “Design dell’abito”. Viene inoltre chiamato a tenere lezioni su moda e design nelle principali università del mondo (Tokyo e New York, solo per citarne alcune). In seguito, viene anche nominato Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Brera.

La direzione artistica della maison Dior

Alla fine degli anni ’80 arriva l’inattesa e incredibile opportunità di assumere la direzione artistica della celebre maison francese Christian Dior, la più prestigiosa e carica di storia della couture francese, incarico che viene riconfermato nel 1993 sino al 1996.

Nel tempo il nome di Gianfranco Ferré diviene garanzia assoluta di qualità e di stile. Rappresenta e riassume una realtà in crescita costante: decine sono le collezioni presentate ogni anno, moltissime le licenze, oltre quattrocento sono i punti vendita nel mondo, con un export che sfiora il 75%.

Nel 2002 la Società Gianfranco Ferré viene acquisita dalla IT Holding di Tonino Perna e Gianfranco Ferré ne diventa Direttore Artistico.

Persona schiva e riservata, scompare a Milano il 17 giugno 2007, a causa di un’improvvisa emorragia cerebrale.

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